Descrizione
Le Amministrazioni comunali di Ciampino e Marino si mobilitano e rispondono alle richieste della compagnia aerea low cost Ryanair rivolgendosi al Governo e alla Regione Lazio.
In una nota congiunta, formulata di concerto con il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto G.B. Pastine, esprimono profonda indignazione e viva preoccupazione per le richieste di abolire il limite dei 65 voli giornalieri e di eliminare le addizionali comunali sui voli su tutto il territorio nazionale.
Richieste che appaiono “del tutto prive di fondamento e in contrasto con le esigenze di tutela della salute pubblica e della qualità della vita dei cittadini dei territori limitrofi allo scalo – si legge nella lettera –. Si invita pertanto il Governo, i Ministeri competenti e la Regione Lazio ad assumere una posizione netta e contraria rispetto a tali istanze, riaffermando con forza la centralità della tutela ambientale e sanitaria rispetto a logiche meramente economiche. Le due Amministrazioni comunali confermano il proprio impegno costante di vigilanza, in collaborazione con l’ANCAI, le associazioni territoriali, i comitati civici e tutte le istituzioni preposte al controllo, affinché Ryanair rispetti pienamente le norme italiane e perché non si ceda mai a pressioni che antepongono il profitto alla salute dei cittadini”.
Queste le parole della Sindaca di Ciampino Emanuela Colella e del Sindaco di Marino Stefano Cecchi: “Abbiamo registrato l’ennesimo tentativo da parte di Ryanair di influenzare le scelte del Governo centrale rispetto ad una revisione del limite di 65 voli sancito dal Decreto Costa nel 2018. Con l’Assessore alle Politiche Ambientali Umberto Verini non abbiamo perso tempo e insieme ai cittadini e al Criaac che ci supporta e ci sostiene nella nostra attività a tutela della salute pubblica abbiamo inviato una nota ai Ministeri competenti di concerto con il Comune di Marino che, insieme al nostro, è direttamente coinvolto in questa attività. Ci siamo opposti con fermezza a qualsiasi richiesta in tal senso e chiesto formalmente che venga presa nuovamente una posizione netta anche dalle autorità competenti affinché anche questo nuovo tentativo di espansione commerciale finalizzato al mero profitto economico mascherato da opportunità occupazionale e sviluppo turistico sia rigettato su tutta la linea; la tutela della salute pubblica non è mai stata e non sarà mai oggetto di trattativa”.
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Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2025, 10:44